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by Maria Verderio  |  01-09-2025

Superbonus al 110%: cosa cambia

Prorogato al 2026 nelle aree terremotate

Il “Decreto Omnibus” (legge di conversione del DL n. 95/2025) estende fino al 2026 il Superbonus al 110% per gli immobili situati nei territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016 nel Centro Italia.

Le regioni coinvolte sono Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, e la validità della proroga è applicabile dove sia stato dichiarato lo stato d’emergenza. In queste zone è consentito l’uso dello sconto in fattura o della cessione del credito, a condizione che le spese sostenute nel 2026 superino eventuali contributi pubblici già erogati. Senza questa norma, questi incentivi sarebbero scaduti alla fine del 2025 per tutte le aree del Paese.

Condizioni diverse per il Superbonus nel resto d’Italia

Al di fuori delle zone sismiche, la detrazione del Superbonus al 110% rimane valida fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, le regole e le scadenze variano a seconda del tipo di beneficiario e degli interventi realizzati.

Fra gli esempi:

  • Strutture sociosanitarie e assistenziali (categorie catastali B/1, B/2, D/4) possono usufruire del Superbonus al 110% entro fine 2025, purché gli amministratori non percepiscano compensi Sky TG24PMICommercialista.it.
  • Condomini, edifici di massimo 4 unità abitative e strutture non profit con titolo edilizio presentato entro il 15 ottobre 2024 possono accedere a una detrazione ridotta al 65% Sky TG24Commercialista.it.

Nuovo modello di comunicazione per lo sconto in fattura o la cessione del credito 2025

L’Agenzia delle Entrate ha approvato, con il provvedimento n. 321370 del 7 agosto 2025, un nuovo modello per trasmettere telematicamente le opzioni relative al Superbonus 2025. Questo modello diventa obbligatorio dall'8 settembre 2025 fino al 16 marzo 2026; resta valida la versione precedente solo per invii effettuati entro il 7 settembre 2025 Fisco e TasseAgefisCommercialista.it.

Le principali novità rispetto al modello precedente:

  • Esclusione di bonus edilizi minori (es. ecobonus ordinario, bonus facciate, barriere architettoniche, eco-sisma bonus) che non sono più cedibili o scontabili in fattura nel 2025.
  • Rimozione della casella “Periodo” (prima/seme) e della voce “Edilizia libera”, ormai irrilevanti.
  • Eliminazione dei campi legati alla “cessione delle rate residue”, in linea con il divieto introdotto dal DL 39/2024.

Le regole di fondo restano invariate: calcolo di detrazione/importo cedibile o scontabile, modalità e tempistiche di trasmissione, possibilità limitata a due SAL (Stati di Avanzamento Lavori) e obbligo di asseverazione tecnica e visto di conformità Fisco e TassePMI.

Sintesi in super pillole...

Superbonus 110% fino al 2026

Solo nelle aree sismiche del 2009/2016, con sconto o cessione credito

Successo generico fuori crateri

Solo fino al 31/12/2025; variabile su base di categoria e requisiti

Nuovo modello per il 2025

Valido dall'8/9/2025, con esclusioni e semplificazioni operative

Cosa cambia:
Nei crateri sismici sarà ancora possibile, quindi, accedere alle agevolazioni anche per il 2026, con la possibilità di scegliere tra sconto in fattura o cessione del credito. L’incentivo si applica all’importo eccedente eventuali contributi pubblici già percepiti per la ricostruzione. Per tutti gli altri beneficiari al di fuori di queste aree, il Superbonus scadrà il 31 dicembre 2025, ma con aliquote e condizioni differenti a seconda della categoria di immobile e del soggetto beneficiario.

Tra le principali novità operative:

  • Dall’8 settembre 2025 sarà obbligatorio l’uso del nuovo modello per la comunicazione della cessione del credito o dello sconto in fattura, aggiornato secondo le nuove normative.
  • Il nuovo modello semplifica alcune sezioni ed esclude i bonus edilizi minori (come bonus facciate o ecobonus ordinario) che nel 2025 non saranno più cedibili o scontabili.
  • Resta l’obbligo di asseverazione tecnica e visto di conformità per accedere all’agevolazione.